
Fellini: il sogno e la realtà
perchè non si sa mai…
Capita nel tempo libero di guardare qualche bel film: recentemente ne ho visti diversi di Fellini e mi è presa voglia di risfogliare quello che io chiamo “librone”: “Federico Fellini – libro dei sogni”.
Cos’è il sogno per il grande artista se non un intreccio tra i sogni notturni che ricorda e trascrive e diventano film, e film che diventano sogni, la vita onirica di giorno che diventa sogno notturno e viceversa?
I sogni sono come le opere d’arte, le opere d’arte sono come i sogni: soffrono di ogni interpretazione univoca.
L’interrogativo finale del volume è: “questa lettura ha contribuito a chiarire il mistero di Fellini o l’ha reso più misterioso?”
Viene citato Fellini che avrebbe dichiarato:
“tutto ciò che possiamo fare è tentare di raggiungere la consapevolezza che siamo parte di questo imperscrutabile mistero che è il creato. Ubbidiamo alle sue leggi inconoscibili, ai suoi ritmi, ai suoi mutamenti. Siamo mistero fra i misteri.”

Meravigliosi i suoi film, c’è un’attenzione al dettaglio unica che noto perché fa parte del mio essere: sono molto attento alle piccole cose apparentemente insignificanti.

Il tema dei sogni poi, non certo come nell’arte ma con significato di progetti pratici da realizzare, è anche oggetto delle mie domande quando si consiglia e decide come investire.
L’obiettivo (il sogno) va ben definito: la risposta che più mi manda amichevolmente “in bestia” alla domanda “perché risparmia?” è “perché non si sa mai…”
Vallo a spiegare all’italiano medio che si può spostare il rischio a un’assicurazione…

Il mistero è così presente nel fatalismo del “ non si sa mai” che il compito, anche sociale se vogliamo, di chi fa questo mestiere è spiegare che affrontare eventi certi per cui risparmiare e investire o chiedere un mutuo o assicurare un rischio, non è un mistero.
