
In un momento nel quale Banche e Fintech si incontrano, cercano alleanze con vantaggi reciproci, viene da chiedersi se la risposta è sempre coerente.
Esempio:
- Un’azienda apre un conto corrente che rimane inutilizzato per un certo periodo maturando spese che determinano un piccolo saldo negativo, si innesca un processo tecnico che determina l’attribuzione di “rating negativo”, non si riesce nei mesi successivi a procedere alla richiesta di finanziamento perché nessun dirigente è abilitato a sbloccare il caso quando invece l’azienda gode di ottimi parametri di affidabilità…
- Un assistito solleva giustamente il caso di dover per forza usare lo smart phone come riconoscimento per l’home banking.
Sicuramente la tecnica sta andando per la sua strada bella spedita e anche menti illuminate non la demonizzano:
Acquisita da tempo la modalità di relazione digitale per contratti e incontri in video call, come consulente -soprattutto dopo covid- registro la richiesta di ritornare all’incontro di persona, parimenti spesso noto stanchezza nell’uso delle “chiavi digitali” che sono un po’ cervellotiche per molti e creano antipatia anche nei più giovani e avvezzi alla tecnologia. Nello stesso tempo mi avvio ad operare nel #metaverso e
colloquiare con gli occhialoni da astronauta.
Fino a oggi la parte più difficile del mestiere, alla fine, era quella di “misuratore emotivo” di risparmiatori e investitori, ora è difficile capire che strada prenderanno gli assistiti riguardo alla tecnocrazia imperante, per molti adeguarsi è normale e quindi nulla quaestio, ma per chi non vuole farsi identificare dallo schermo dello smartphone diventa complicato.
Viene alla memoria Emanuele Severino
La tecnica vuole cambiare il mondo al di là delle ideologie e delle religioni, delle grandi forze del passato che non riescono apparentemente a fermarla.
Il convitato di pietra è la tecnica, dice Severino, è semplicemente un mezzo? Si arriverà a una tecnica che ascolta l’essenza dell’uomo?
Ecco un altro elemento che complica ancor di più la mia professione e quindi nello stesso tempo la rende più stimolante: ho a che fare con l’uomo, la sua emotività, il suo rapportarsi con le continue novità tecnologiche.